Transizione energetica

DateLuglio 6, 2022

Che cos’è la transazione energetica?

La transizione energetica è un obiettivo ecologico che consiste nel passaggio dall’attuale sistema energetico a uno nuovo fondato su risorse rinnovabili. L’obiettivo è principalmente quello di ridurre il consumo di combustibili fossili derivati in gran parte delle attività umane: industria, trasporto, illuminazione, ecc.

Le sfide

La transizione energetica implica anche un cambiamento nella politica energetica e contribuisce a una migliore efficienza energetica. Di seguito  le sfide principali:

  • Proteggere il clima e la salute;
  • Promuovere l’indipendenza energetica e limitare le tensioni geopolitiche legate all’energia;
  • Diminuire i consumi globali;
  • Decentralizzare la produzione di energia;
  • Abbandonare progressivamente il nucleare (per limitare i rischi) a favore di soluzioni ecologiche (energia eolica, dighe idrauliche, energia solare, biomassa, ecc.)

La transizione energetica in Europa e in Italia

Surriscaldamento globale e cambiamenti climatici sono ormai considerati universalmente il più grave problema del nostro secolo. Se consideriamo che il settore edilizio è responsabile del 40% del consumo energetico e il 36% delle emissioni di gas serra, è facile intuire come l’efficientamento energetico degli edifici sia una scelta imprescindibile.

L’Europa si è eretta a paladina della sostenibilità, attraverso gli ambiziosi obiettivi del Green Deal, primo continente al mondo a raggiungere emissioni zero entro il 2050 (dopo una prima fase di riduzioni dei gas serra di almeno il 55% entro il 2030).

L’Italia ha in parte anticipato, in parte seguito le direttive comunitarie, attuando norme finalizzate sia alla riduzione dei consumi che al miglioramento della prestazione energetica. Da alcuni anni ha messo in atto una serie di incentivi fiscali dedicati (Ecobonus, Sismabonus e, da ultimo, il Superbonus), per stimolare il rinnovamento del parco immobiliare italiano.

I dati a servizio della transizione energetica

Durante il ciclo di vita degli edifici, la quantità di dati emessi è molto cospicua e i dati possono essere essere dati patrimoniali, energetici o riconducibili ad altre attività. Nel contesto dell’attuazione di una politica di efficienza energetica, si possono conseguire risparmi energetici significativi grazie alla raccolta, alla centralizzazione e all’incrocio dei dati. Se usati correttamente, questi dati possono essere utilizzati per rilevare le principali anomalie di consumo, come le apparecchiature mal funzionanti, quelle che devono essere sostituite, quelle che vengono lasciate accese di notte o i timer orari mal regolati delle apparecchiature. Una volta identificate queste anomalie, è possibile creare un piano d’azione concreto che abbia come priorità l’efficacia e la redditività delle azioni.