La conformità normativa è uno dei principali fattori alla base dello sviluppo degli standard ESG nel settore immobiliare e si sta rivelando essere una grande sfida ma anche un’opportunità

Con l’entrata in vigore di nuovi standard di divulgazione ESG e di sostenibilità in tutto il mondo, gli investitori immobiliari stanno già affrontando la complessità e le potenziali sfide dell’adeguamento alle nuove normative. Allo stesso tempo, il cambiamento climatico e gli argomenti ad esso correlati, come i rischi climatici, domineranno probabilmente le discussioni del settore immobiliare in quanto gli obiettivi climatici a lungo termine potrebbero essere rivalutati per affrontare le emergenze a breve termine.

Lo sapete tutti: il settore immobiliare è responsabile di circa il 37% delle emissioni di CO2 e ha un impatto notevole sulla nostra vita quotidiana. Per raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici dell’UE per il 2030 e gli obiettivi del Green Deal europeo, sempre più società immobiliari si stanno impegnando a perseguire obiettivi climatici sostenibili come l’azzeramento delle emissioni e il mantenimento del riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi Celsius.

Il mondo sta accelerando per raggiungere gli obiettivi climatici dell’Accordo di Parigi

196 Paesi hanno firmato l’Accordo di Parigi del 2016. I suoi obiettivi sono mantenere “l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali” e proseguire gli sforzi “per limitare l’aumento della temperatura a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali”. Dopo la COP26 di Glasgow, le Nazioni Unite sono state nuovamente esortate ad agire rapidamente per raggiungere questi obiettivi. Le decisioni prese durante la  COP27 mostrano le opportunità di cambiamento e resilienza necessarie per migliorare il futuro del nostro ambiente, Ora abbiamo una comprensione molto più chiara della crisi climatica e di come affrontarla efficacemente.


La scienza ha confermato l’urgenza di ridurre le emissioni di gas serra e ha evidenziato l’importanza di dotare i Paesi in via di sviluppo delle risorse necessarie per contribuire efficacemente agli sforzi globali.

Lo standard dell’Unione Europea

Oggi gli standard di informativa ESG spingono sia le aziende che gli investitori a rispondere e ad adattarsi. Le aziende che scelgono di ignorare le considerazioni ambientali, sociali e di governance (ESG) lo fanno a loro rischio e pericolo. Il settore immobiliare si sta evolvendo di pari passo con il miglioramento della qualità dei dati ESG e delle normative sulla rendicontazione. Le aziende devono essere conformi a diversi quadri di riferimento per la rendicontazione ESG che fungono da ampie linee guida e standard per la conformità ESG. Sono mirati e stabiliscono criteri dettagliati sulle informazioni da divulgare.


Anche a causa delle preoccupazioni sul greenwashing, la Commissione europea ha introdotto la Tassonomia UE e il regolamento dell’informativa sulla finanza sostenibile (SFDR), che sono entrati in vigore rispettivamente nel gennaio 2022 e nel marzo 2021. Questi regolamenti sono stati concepiti per essere attuati congiuntamente, ma la loro osservanza può comportare un notevole dispendio di risorse per gli asset manager.

La Tassonomia dell’UE fornisce un quadro di riferimento che gli asset manager possono utilizzare per

comunicare come le loro attività commerciali contribuiscono a sei principi chiave di sostenibilità:

Mitigazione del cambiamento climatico

Economia circolare

Adattamento al cambiamento climatico

Prevenzione e controllo dell’inquinamento

Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi

Impatto sull’uso sostenibile e la protezione delle risorse idriche e marine

D’altra parte, la SFDR richiede alle aziende di rendicontare i rischi climatici e altre informazioni relative alla sostenibilità incorporate nei loro prodotti finanziari e nelle loro politiche generali. Inoltre, introduce tre livelli di requisiti di rendicontazione, che sono diventati di fatto classificazioni di prodotti suddivisi in base ai loro obiettivi ambientali, come mostrato nella figura seguente. I modelli di informativa precontrattuale sono un’altra caratteristica della SFDR. Sono stati progettati per standardizzare la presentazione delle informazioni sulla sostenibilità dei prodotti e sono diventati obbligatori nel gennaio 2023. Per saperne di più sulla SFDR, guardate il webinar di Deepki con Sofia Rossi, Consulente ESG di Deepki, e Maria Deledda, Counsel di Hogan Lovells,  in cui vi spieghiamo come potete anticipare i prossimi obblighi della SFDR per massimizzare il valore dei vostri asset.

Qual è l’impatto della CSRD sulla compliance ESG nel settore immobiliare?

Come abbiamo visto, lo sviluppo sostenibile è una delle principali  preoccupazioni dell’UE da molti anni. Ciò ha portato alla creazione di una legislazione europea importante, in particolare la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).

Annunciata durante la COP27, la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) è l’ultimo regolamento dell’UE in materia di rendicontazione ESG e non finanziaria, con l’obiettivo di accelerare i progressi dell’UE verso il raggiungimento del net zero. Si tratta di un passo avanti rispetto all’attuale regolamento UE, la direttiva sulla rendicontazione non finanziaria (NFRD). Secondo i nuovi requisiti di rendicontazione della CSRD, il semplice impegno e l’ambizione non sono sufficienti alle organizzazioni immobiliari per raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità.


La CSRD si propone di ottimizzare la portata dei requisiti esistenti. Rende obbligatorio per gli attori del settore immobiliare riferire sulle loro azioni ESG verso l’interno e verso l’esterno, considerando in particolare i fattori sociali e di governance. Questo concetto viene definito doppia materialità.

La doppia materialità si riferisce specificamente alla relazione biunivoca tra le aziende e il cambiamento climatico. Un’analisi approfondita della materialità dovrebbe includere non solo l’impatto delle attività di un’azienda sul cambiamento climatico, ma anche il modo in cui il cambiamento climatico influisce sulla redditività dell’azienda. Ciò consentirà di avere una visione olistica delle interazioni tra l’ambiente e le aziende. 

Altre iniziative rilevanti a livello nazionale

Un numero sempre maggiore di Paesi sta introducendo requisiti di informativa sulla sostenibilità, come il decreto sul terziario in Francia. La conformità è essenziale non solo per ridurre il rischio di “greenwashing”, che può trarre in inganno gli investitori, ma anche per migliorare la reputazione e l’influenza degli investimenti sostenibili, che hanno al centro E, S e G.

La guida di Deepki sulle normative

Come nella maggior parte delle normative, i requisiti possono essere difficili da comprendere e da applicare alle operazioni quotidiane. Questa guida completa ti aiuterà a creare e attuare un solido piano d’azione per rispettare gli obblighi della Commissione Europea.

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Il bisogno di una convergenza delle norme di rendicontazione ESG

Sebbene queste regole e questi standard di informativa mirino tutti a migliorare la sostenibilità, sono oggetto di critiche a causa della loro complessità e della continua mancanza di un allineamento globale. Nel 2023, le aziende e gli investitori dovranno ancora prepararsi a rendere conto di diversi nuovi e complessi standard di informativa sulla sostenibilità e adattarsi a ciascuno di essi man mano che si evolvono.

Le sfide per la conformità ESG

I requisiti ESG esistenti e in evoluzione sono tanto diversi quanto le giurisdizioni a cui devono rispondere. Alcuni si concentrano sul cambiamento climatico, mentre altri coprono tutti i criteri ESG. La nuova legislazione, come la SFDR, sta spingendo per accelerare il processo di raccolta dei dati. Parallelamente, stanno emergendo diverse pratiche di mercato che fungono da solido quadro di riferimento per l’implementazione di ristrutturazioni ambiziose dal punto di vista energetico.


La rendicontazione sta diventando sempre più complessa. Tra i motivi troviamo a complessità della raccolta dei dati, la necessità di implementare nuovi processi solidi e concreti che a volte coinvolgono informazioni fornite da terze parti nella catena del valore dell’azienda, e la mancanza di best practice di rendicontazione consolidate e semplificate.

Etichette e certificazioni chiave del settore per guidare il tuo percorso di conformità

Attualmente la stragrande maggioranza delle etichette e certificazioni si concentra più sulla valutazione delle prestazioni dell’asset che sulla misurazione dei risultati. Tra le varie ondate normative, le iniziative volontarie rimangono rilevanti per la loro semplicità e familiarità. Scegliere di includerle nella strategia è un approccio lodevole che integra le misure obbligatorie nel settore immobiliare. Capire come la tua organizzazione viene vista e valutata da queste molteplici entità è il primo passo verso la creazione di una narrazione ESG accurata, che contribuisce a garantire che la tua organizzazione sia percepita positivamente dai vari stakeholder. Inoltre, queste iniziative possono potenzialmente semplificare le discussioni tra gli asset manager e i loro clienti, che sanno quali aspetti  ESG vengono presi in considerazione, a condizione che i criteri di etichettatura siano chiari.

GRESB

Il protocollo di reporting di sostenibilità Global Real Estate Sustainability Benchmark è uno dei modi migliori per garantire che il tuo patrimonio immobiliare mantenga il suo valore evidenziando la tua performance extra-finanziaria. Il GRESB valuta e confronta la performance ESG degli investimenti immobiliari a livello internazionale, e attualmente copre 117.000 asset in 64 Paesi. Valutazioni come questa testimoniano l’impegno dei tuoi fondi nei confronti degli standard ESG, che oggi svolgono un ruolo importante nella stima del valore complessivo di un asset da parte del mercato.

CRREM

 Il Carbon Risk Real Estate Monitor (CRREM) è uno strumento di misurazione del rischio di transizione che fornisce percorsi di decarbonizzazione per diversi tipi di immobili e aree geografiche. Il CRREM è specifico per ogni settore e mantiene alti livelli di granularità dei dati. È un’iniziativa open-source dell’UE con l’obiettivo di decarbonizzare il settore immobiliare europeo e si concentra sui rischi finanziari associati alla negligenza climatica. Lo strumento è destinato a misurare i rischi di svalutazione per i diversi tipi di immobili e per le diverse aree geografiche.

Altre principali certificazioni ESG a livello mondiale

La tendenza alla progettazione sostenibile ha preso slancio con l’introduzione del Building Research Establishment Environmental Assessment Method (BREEAM), il primo sistema di valutazione degli edifici verdi al mondo. L’U.S. Green Building Council (USGBC) ha seguito l’esempio, sviluppando e pubblicando criteri per migliorare le prestazioni ambientali degli edifici attraverso il sistema di valutazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) per le nuove costruzioni. Il sistema LEED è diventato sempre più forte e ora include sistemi di valutazione per edifici esistenti e interi quartieri.

Anche altre iniziative nazionali hanno risposto al crescente interesse e alla domanda di progettazione sostenibile, come CasaClima in Italia, la Deutsche Gesellschaft für Nachhaltiges Bauen (DGNB in Germania) e la certificazione High Environmental Quality (HQE in Francia), che si rivolgono a edifici con elevati standard di sostenibilità.

Principali organizzazioni e standard europei:

Global Reporting Initiative (GRI)


il primo e più diffuso standard globale per il reporting di sostenibilità. Le informazioni volontarie del GRI hanno un’ampia portata.. Esso copre una serie di argomenti ESG ritenuti rilevanti per l’organizzazione e tutti gli elementi correlati dell’approccio gestionale. I principi di rendicontazione riguardano l’inclusione degli stakeholder, la sostenibilità e l’integrità. Gli standard GRI sono suddivisi in standard universali, settoriali e tematici, che possono essere applicati alle aziende in base al loro settore di attività e al loro impatto.

Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD)


La TCFD è stata istituita dal Financial Stability Board (FSB) nel 2015 per promuovere un’informativa più efficace sul clima. Si concentra sugli impatti finanziari dei rischi e delle opportunità legati al clima di un’organizzazione.

European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG)

L’EFRAG è composto da due pilastri, uno incentrato sulla sostenibilità e l’altro sull’informativa finanziaria. L’EFRAG ha presentato la prima serie di standard pubblicati nel marzo 2022. Il prossimo obiettivo è quello di pubblicare ulteriori standard settoriali per le piccole e medie imprese (PMI) entro la metà del 2023. Una volta finalizzati, la Commissione Europea applicherà gli standard EFRAG in tutti i Paesi dell’Unione.

International Sustainability Standards Board (ISSB)

L’International Sustainability Standards Board (ISSB) ha l’obiettivo di sviluppare un insieme uniforme e riconosciuto a livello globale di standard di informativa contabile per migliorare la trasparenza dei mercati finanziari. Il raggiungimento di questo obiettivo ha richiesto la collaborazione di numerose organizzazioni.

La guida ESG di Deepki

La capacità di tracciare e misurare la performance ESG della tua organizzazione, con l’aiuto di dati accurati e accessibili, è fondamentale per un miglioramento continuo che può essere comunicato ai tuoi stakeholder. Quali sono gli obiettivi ESG a lungo termine della tua organizzazione e come misurarne il successo?

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Adottare un approccio agile per una conformità ESG di successo

Man mano che le aziende adattano i loro programmi ESG per soddisfare i crescenti obblighi di rendicontazione, diventa essenziale l’utilizzo di una soluzione esterna specificamente progettata per tradurre gli insight e le azioni in informazioni conformi ai framework di rendicontazione ESG. La piattaforma SaaS di Deepki si è rivelata uno strumento prezioso per i principali operatori del real estate, facendo risparmiare loro tempo e denaro. Questo rende l’investimento in una soluzione di questo tipo una necessità assoluta per realizzare una strategia ESG a lungo termine volta a salvaguardare il proprio portafoglio. Contattaci per scoprire come possiamo aiutarti a portare avanti  il tuo percorso di conformità ESG!

La combinazione degli esperti di Deepki e della sua piattaforma è stata fondamentale per creare una tabella di marcia che ci consentirà di raggiungere i nostri obiettivi ESG monitorando il successo di ogni azione. Abbiamo potuto contare sulla consulenza di Deepki quando abbiamo strutturato la nostra strategia e identificato gli step da seguire.

Daniel While

Head of Research, Strategy & Sustainability di Primonial REIM.

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