CRREM

DateAprile 5, 2022

Di fronte alla crescita vertiginosa delle emissioni di gas serra, alla scarsa efficienza energetica del settore immobiliare e dell’insufficiente tasso di rinnovamento degli edifici esistenti, l’Unione Europea si è posta la sfida di decarbonizzare il settore entro il 2050. Di fronte all’inasprimento delle normative ambientali e alle crescenti aspettative del mercato, gli Stati membri devono ridurre drasticamente le loro emissioni di CO2 per diminuire il rischio di devalorizzazione dei loro asset. Per accompagnare le società immobiliari, l’Unione Europea ha deciso di finanziare il progetto CRREM (Carbon Risk Real Estate Monitor), uno strumento che fornisce percorsi di decarbonizzazione mirati e allineati con le ambizioni climatiche europee.

Cos’è il CRREM?

Il CRREM è uno strumento che permette alle aziende del settore immobiliare di sviluppare la loro strategia ESG:

  • calcolando le loro emissioni di GHG (gas serra)
  • prevedendo gli scenari per limitare il riscaldamento globale di 1,5 o 2°C.

In concreto, il CRREM si presenta come uno strumento per aiutare le aziende del settore immobiliare a centralizzare i dati relativi al loro patrimonio immobiliare per valutare il loro impatto ambientale e limitare i rischi ESG associati alle loro attività.

Come è nato il CRREM?

Il progetto di ricerca CRREM è stato finanziato dall’Unione Europea. Il suo consorzio è composto da cinque istituzioni con esperienza nel campo della decarbonizzazione:

  • IIÖ Istituto di Economia Immobiliare (Austria),
  • Università di Alicante (Spagna),
  • Università dell’Ulster (Regno Unito),
  • GRESB (Paesi Bassi),
  • TIAS Business School dell’Università di Tilburg (Paesi Bassi).

Chi può beneficiare di questo strumento?

  • Quale tipologia di proprietà possono partecipare al CRREM?

Il CRREM copre una vasta gamma di tipologie di immobili: uffici, vendita al dettaglio, centri commerciali, negozi al dettaglio, hotel, magazzini di distribuzione industriale, healthcare, abitazioni/tempo libero, studi medici, edifici residenziali multifamiliari, edifici residenziali unifamiliari.

  • Quali paesi hanno asset che partecipano al CRREM?

Il CRREM è disponibile gratuitamente per le società immobiliari dell’Unione Europea. Tuttavia, è ora a disposizione oltre questi confini e include più di 40 paesi in tutto il mondo: Australia, Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Canada, Cina, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Hong Kong, Ungheria, India, Irlanda, Italia, Giappone, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malesia, Malta, Messico, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Filippine, Polonia, Portogallo, Romania, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.

In quale contesto è nato il CRREM?

Il progetto CRREM è nato in un contesto segnato da due elementi chiave: 

  • La lotta contro il riscaldamento globale: in Europa, più del 40% delle emissioni di gas serra provengono dal settore immobiliare. È quindi essenziale ridurre i fattori di rischio delle emissioni di CO2 migliorando l’efficienza energetica degli edifici. 
  • Inasprimento delle normative europee: l’Unione Europea vuole inasprire le leggi per decarbonizzare il settore entro il 2050. L’Energy Performance Building Directive e il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) stanno incoraggiando la riduzione del consumo energetico e la modernizzazione degli edifici e stanno avendo una grande influenza sulle attuali decisioni di investimento per soddisfare le nuove aspettative del mercato.

Aiutando gli attori del settore immobiliare a valutare il loro livello di consumo e di emissioni di gas serra, il CRREM permette loro di proiettarsi nel futuro rispettando uno scenario che permetta di ridurre il riscaldamento globale di 1,5 o 2°C.

Lo strumento incoraggia anche gli attori del settore a investire nell’efficienza energetica in modo che i loro edifici soddisfino gli standard futuri e le aspettative dei diversi stakeholder: investitori, clienti, dipendenti, ecc.

Quali criteri prende in considerazione il CRREM?

In primo luogo, lo strumento CRREM tiene conto solo del consumo energetico operativo. L’approccio consiste in una panoramica dell’edificio che include sia l’uso di energia nelle aree comuni che nelle aree degli inquilini.

Tuttavia, le emissioni di CO2 derivanti da qualsiasi ristrutturazione energetica sono analizzate in termini di impatto sul risparmio energetico.

Lo strumento CRREM permette quindi di introdurre una misure di efficientamento energetico per ogni asset analizzato nel tempo.

È anche importante notare che: 

  • Gli interventi di efficientamento possono essere necessari quando l’asset non è più in linea con i piani di decarbonizzazione
  • L’utilizzatore del CRREM può lavorare con i dati forniti di default dallo strumento o fare le proprie ipotesi sui costi di investimento e sui risparmi energetici
  • Il CRREM usa una metodologia di downscaling trasparente basata sull’approccio di decarbonizzazione settoriale (SDA)

 La metodologia SDA permette di:

  • Fornire informazioni indipendenti e obiettive sull’allineamento della vostra strategia e delle vostre azioni con le traiettorie di decarbonizzazione del settore
  • Identificare le aree di miglioramento per strutturare meglio la vostra strategia climatica
  • Comprendere le traiettorie di decarbonizzazione per anticipare i rischi di transizione associati.

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